ItalianoEnglish
Trova articoli
Categorie
DVDBLU RAYVHSSUPER 8RIVISTELIBRIT-SHIRTSPOSTERS & LOCANDINECD AUDIOLP - VINYL
Speciali
DVD Eva Braun
 Eva Braun
Eva Braun
Italia (2014) - Colore
Genere: Erotico
Regia: Simone Scafidi
Cast: Andrea Riva De Onestis, Susanna Giaroli, Federica Fracass
 
18,90 €
4,90 €
Aggiungi alla wishlist
ARTICOLO NON DISPONIBILE
Questo articolo vale 4 punti per la tua raccolta punti promozionali

  Richiedi ulteriori informazioni su questo articolo
Ulteriori informazioni

Label: Matchbox  (Gran Bretagna)
Condizioni: Nuovo
Area: 2
Sistema: PAL
Ratio: 16/9 - 1.78:1
Audio: Italiano (2.0)
Sottotitoli: Inglese
Durata: 82
Divieto: 18
Dischi: 1
Confezione: Amaray
Descrizione articolo: Per un curioso effetto illusionistico, ottico-mentale, prospettico, la visione di Eva Braun, l’ultimo lungometraggio di Simone Scafidi – quello degli Arcangeli, di Appunti per la distruzione, della Festa e del recente, ottimo, bio-mockumentary Zanetti Story – lascia la convinzione di avere assistito a sequenze hard, nel senso tecnico del termine. Immagini contenenti situazioni di sesso esplicito. Non è così, perché il film, di scene del genere non ne annovera. Non di sesso esplicito, di pornografia. Vi si vedono immagini indubbiamente forti, che trascrivono e traducono concetti estremi (la masturbazione, per esempio, di un cane morto da parte della sua padrona), spinte verso quel limite che il cinema di Scafidi corteggia da sempre. E che qualche volta ha decisamente oltrepassato in direzione delle “cose più dure”, dell’esplicitezza, dell’hard (si recuperi l’ottimo mediometraggio Così è l’amore). Eva Braun è la messa in scena di un gioco, di un rituale, la cui natura sadiana, via Pasolini di Salò – che è uno dei film de chevet di Scafidi – non è mai, nemmeno per un attimo nascosta. Un gruppo di persone che non ha più nulla da perdere è invitata nella casa del ricchissimo e potente Pier (Andrea de Onestis, attore feticcio del regista) coadiuvato da un’ape regina (Susanna Giaroli) che offre loro di saldare tutti i conti, debiti e insoluti, che hanno in sospeso, in cambio della disponibilità totale ad accondiscendere alle sue fantasie. Che non sono di natura banalmente sessuale ma implicano la disponibilità dei suoi ospiti a usare il proprio corpo come strumento del piacere altrui. Una distinzione sottile. La manipolazione del corpo è uno dei grandi temi del film e i corpi sono il centro nevralgico di Eva Braun, umidificato e irrorato da un erotismo freddo, molto contingente e materico (gli interpreti sono tutti estremamente disponibili) ma che allo stesso tempo suggerisce di continuo il rimando all’allegoria. Si può capire, vedendo Eva Braun, o meglio, si può intuire, cosa intendesse Pasolini quando parlava di Salò come di un “grande enigma medievale”. Berlusconi, gli scandali sessuali italiani, il califfato di (H)ar(d)core si leggono in controluce e come ispirazione. Ma Eva Braun è ben altro che una possibile stimolazione di prurigini nate dal gossip. Il corpo è quanto abbiamo, forse l’unica cosa reale. La materia atomica è ciò in cui cominciamo e ciò in cui terminiamo. E’ l’unica strumentazione disponibile per il viaggio. Che sia vero o non sia vero, passa in secondo piano. Da quarant’anna questa parte un cospicuo numero di persone vive obbedendo a questa idea che il Potere asseconda. L’astratto non esiste (più). Il concreto è l’astratto. Il corpo è lo spirito. Eva Braun faciliterebbe che si continuasse con questi giochetti di parole che però racchiudono un senso. Almeno nella filmografia di Scafidi, luogo in cui si danno appuntamento e si sintetizzano poesia e ferocia, sentimento e squallore, ma sempre intorno alla dimensione più materica. Al Corpo. Così, nella sequenza più disturbante e metafisica del film, lo sperma eiaculato da Pier è uno schizzo di seppia, ha il nero della morte che è ormai entrata in quel corpo. Viceversa, una visione pacificante, irenica – ispirata dall’ultima sequenza dei titoli di coda di Zelda di Alberto Cavallone: non è illazione, ma lo dice Scafidi – è l’unione dei corpi nudi del padrone di casa e dei suoi orgiasti in un’ammucchiata che riconduce in qualche modo ciò di cui siamo fatti e ciò che siamo a una ule originaria, l’indifferenziata Materia Prima. E così sia. ( Davide Pulici )
I clienti che hanno acquistato questo articolo hanno acquistato anche:
Ordine
Mostra il contenuto del carrello
Il carrello è vuoto
Accesso a My Kultvideo