Film a episodi. Nel primo (The Black Hair), un samurai , ridotto in povertà dalla rovina del suo signore, abbandona la moglie per cercare fortuna in un’altra città. Il samurai sposa la figlia di un ricco signore e si sistema. Il secondo matrimonio non si rivela felice e il samurai comincia a ripensare alla prima moglie in modo sempre più ossessivo. Il secondo episodio (The Woman of the Snow) vede due taglialegna, uno giovane e uno anziano, perduti nella foresta durante una tormenta. Esausti, si rifugiano in una capanna. Risvegliatosi, il giovane vede una strana donna chinata sul corpo del vecchio, ormai cadavere. Nel terzo episodio (Hoichi, the Earless) un musicista cieco allieta gli abitanti di un monastero con canzoni riguardanti le epiche battaglie di due clan rivali. Ma la magia che si sprigiona dai suoi racconti ha effetti imprevedibili. Nel quarto (In a Cup of Tea), il guerriero Kennai  è sconcertato quando vede riflessa, nel tè che sta per bere, l’immagine di uno sconosciuto. Si guarda intorno, ma non c’è nessuno. Riguarda la tazza di tè e lo straniero è ancora lì. Premio speciale della giuria al festival di Cannes 1965. Per quelli che pensano che l’horror spettrale e soprannaturale giapponese sia cominciato con Ring, questo è un capolavoro di stile e di misura capace di creare inquietudine in modo sottile senza bisogno di effetti speciali...