Stefan e Valerie sono sposati da poco e diretti a un imbarco per l’Inghilterra, ma un ritardo li costringe a una sosta in un albergo sul mare pressoché deserto. All’albergo arrivano anche la contessa Elisabeth Bathory e la sua compagna Ilona. Un anziano portiere dell’albergo resta sorpreso perché ricorda d’averla vista arrivare quarant’anni prima, tale e quale come adesso, ma la contessa precisa che forse si trattava di sua madre. Risulta chiaro che Ilona è soggiogata dalla contessa. Intanto i corpi di tre donne senza sangue vengono scoperti nelle vicinanze. Stefan subisce il fascino della contessa, la quale si dice discendente di quella contessa Bathory che si manteneva giovane bagnandosi nel sangue delle vergini. Valerie non apprezza e vorrebbe andarsene, ma le cose andranno diversamente....

Rilettura aggiornata e onirica della leggenda della contessa Bathory, è un piccolo capolavoro di ambiguità e fascinazione che riesce a creare un’atmosfera morbosa e inquietante dove quasi tutti i personaggi hanno qualcosa da nascondere.Harry Kümel (1940), belga, è un regista di rara finezza e questo è forse il suo film migliore, aiutato dall’interpretazione ricca di fascino decadente di Delphine Seyrig e da quella, ricca di una carica erotica naturale, di un’irresistibile Andrea Rau.